- 1 Come usare la spazzola lisciante
- 2 Su quali capelli può garantire i migliori risultati?
- 3 Qual'è la differenza con la normale piastra?
La spazzola lisciante deriva dall’idea di una ragazza israeliana che, avendo poco tempo a disposizione e non sapendo come fare per ovviare alla sua capigliatura ribelle, in modo da presentare un aspetto accettabile a scuola, pensò bene di affidare il compito di costruire un congegno ad hoc al padre ingegnere. Realizzata realizzata in ceramica e provvista di denti in 3D che provvedono a riscaldarsi durante l’utilizzo, fatta eccezione per le estremità, le quali rimangono fredde. In tal modo è possibile usare la spazzola lisciante sulla cute, senza correre il rischio di scottature.
Come usare la spazzola lisciante
Come deve essere utilizzata la spazzola lisciante? Il campo di azione è limitato ai capelli lavati e perfettamente asciutti, sui quali non sia stato applicato alcuno spray o lacca che potrebbero andare ad ostacolare il passaggio del dispositivo. E’ anche consigliabile provvedere a districare per bene i capelli sino a sciogliere gli eventuali nodi. Chi sia dotato di capelli secchi può inoltre evitarne l’inaridimento causato dal calore per mezzo dell’utilizzo di maschere nutrienti, rendendo più lucente la chioma mediante la distribuzione di qualche goccia di olio una volta che sia stato eliminato l’eccesso di acqua.
Per quanto concerne il movimento corretto, esso deve essere lento, passando cioè la spazzola lisciante come se si stesse lievemente esitando e fermandosi così sui punti in cui capelli si presentano più mossi. Per ottenere risultati degni di nota, è comunque raccomandata una divisione dei capelli in ciocche.
Su quali capelli può garantire i migliori risultati?
Se generalmente la piastra pisciante viene indicata praticamente su ogni tipo di capelli, le performance più notevoli possono essere ottenute su quelli mossi. Il fatto di lavorare costantemente ad una temperatura di 180° e la presenza di un rivestimento in ceramica consentono di non rovinare i capelli. In particolare occorre notare come la ceramica sia un materiale brevettato con il preciso compito di provvedere alla distribuzione del calore limitandone l’impatto. Per avere una messa in piega possono bastare tra i 5 e i 10 minuti.
Qual’è la differenza con la normale piastra?
Di fronte ad un dispositivo come la piastra lisciante, naturalmente, gli utenti sono portati a farsi una domanda ben precisa: qual’è la differenza con la piastra normale, che è del resto in circolazione ormai da molti anni?
Da un lato va notato come molti siano portati ad ottemperare al detto “chi lascia la strada vecchia, sa quel che lascia, ma non quel che trova”, preferendo quindi tenersi il modello tradizionale. Un orientamento che si registra soprattutto tra coloro che sono soddisfatti di quanto hanno e non intendono quindi impegnare risorse finanziarie in un congegno che vedono al massimo come aggiuntivo.
Chi invece non si accontenta di questa spiegazione, è portato a chiedersi se effettivamente non sia il caso di passare ad una piastra lisciante proprio per i vantaggi che essa è in grado assicurare. Il primo dei qual deriva proprio da un preciso limite della piastra convenzionale: utilizzandola per periodi prolungati di tempo, infatti, essa va infine a depositare idrogeno sulla capigliatura, andandone ad intaccare la consistenza.
C’è poi un ulteriore motivo che può spingere d adottare la piastra lisciante, derivante dal fatto che in alcuni casi si rende necessario premere il capello da entrambe le parti della piastra, prima schiacciandolo e poi lisciandolo con movimenti verso il basso. Sono proprio gli esperti di tricologia a segnalare come una pressione di questo tipo possa infine condurre, almeno nel lungo periodo, a uno stress per i nostri capelli.
Si tratta quindi di considerazioni che andrebbero senz’altro esaminate per capire la reale utilità di una sostituzione della piastra tradizionale con una lisciante, magari tenendo anche presente il discorso relativo alle risorse finanziarie che occorre impegnare.