Asciugacapelli e consumi: Quando watt non è watt

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Quando si deve scegliere un elettrodomestico, occorre fare molta attenzione al discorso relativo ai consumi, soprattutto in un Paese come il nostro che vede le tariffe elettriche posizionarsi ai piani alti della classifica europea.
Contrariamente a quanto si pensa comunemente, gli elettrodomestici che incidono maggiormente sulla bolletta elettrica non sono il ferro da stiro o il forno, o perlomeno non solo. E’ invece da tenere sotto osservazione l’asciugacapelli, il quale consuma altrettanto, ma viene usato con una maggiore frequenza. Proprio per questo motivo, e a causa di un utilizzo spesso inconsapevole, va ad incidere in maniera profonda sui nostri consumi energetici.

 

La potenza del phon

Quando si decide di acquistare un phon, il primo dato da decifrare è quello relativo alla potenza. Maggiore potenza vuol dire consumo più elevato, ma anche possibilità di asciugare in un arco di tempo più rapido la propria chioma. La potenza in più necessaria può quindi essere facilmente ammortizzata proprio dal pratico dimezzamento delle operazioni di asciugatura. Questo valore viene espresso in Watt e il consiglio degli esperti è di adottare dispositivi che ne possano garantire almeno 1800, anche se in commercio si possono trovare modelli anche da 2500.
Va però ricordato come nel caso degli asciugacapelli tale valore corrisponda in realtà alla potenza massima assorbita. La maggior parte dei phon di fascia media attualmente presenti sugli scaffali delle rivendita, infatti, permette di impostare diversi livelli di temperatura e intensità del flusso d’aria; ne consegue che selezionando un livello di calore e velocità bassi, l’asciugacapelli sarà in grado di consumare una quantità molto minore di energia rispetto a quella di cui necessita al fine di operare al massimo di calore e velocità.

Il fattore tempo

Come abbiamo già precisato, però, occorre prendere in considerazione anche un altro fattore non meno decisivo, ovvero quello rappresentato dal tempo necessario al phon per portare a termine il suo compito. Un valore che solitamente viene espresso in ore e che obbliga a moltiplicare la potenza per il numero di ore di utilizzo al fine di conoscere il consumo esatto. Il valore ottenuto per mezzo di questo calcolo rappresenta le kilowattore o kWh ed è quello che poi andrà a riversarsi sulla bolletta. Se prendessimo in mano una bolletta energetica e andassimo a vedere il costo di un kWh, ci accorgeremmo che solitamente il suo costo si aggira intorno ai 20 centesimi.

Perché è molto importante cercare di trovare la potenza giusta

Da quanto abbiamo detto sinora, il lettore avrà probabilmente capito come sia importante cercare di trovare un giusto compromesso tra potenza e consumo. Se quello dei costi è un fattore di estrema importanza, ce n’è un’altro non meno importante quando si deve pensare alla potenza di un asciugacapelli.
Come abbiamo ricordato,in commercio è possibile trovare anche phon da 2,500 Watt, ovvero quelli di carattere professionale. Le utenze casalinghe, però, solitamente si attestano intorno ai 3 Watt e ciò vuol dire che adottando un asciugacapelli della massima potenza si potrebbe andare ad impegnare oltre tre quarti dell’energia di cui possiamo disporre per la nostra abitazione. Ne consegue che con un dispositivo professionale bisognerebbe fare estrema attenzione e utilizzarlo magari nei momenti in cui non siano in azione altri elettrodomestici, per non fare scattare il contatore.

Accorgimenti che possono limitare i consumi

Da quanto detto sinora, si può facilmente comprendere come sia assolutamente consigliabile utilizzare in modo consapevole il phon, che è del resto molto utilizzato all’interno del nucleo familiare, per ovvi motivi.
Poiché difficilmente se ne può fare a meno, soprattutto nei mesi freddi, si deve quindi avere l’accortezza di agire sui comportamenti individuali, che di giorno in giorno possono contribuire a tenere sotto controllo i consumi. Ad esempio:

  • bisogna tamponare i capelli prima di utilizzare il phon, utilizzando un asciugamano, in modo da eliminare una parte dell’acqua in eccesso, riducendo in questo modo i tempi necessari alle operazioni;
  • cercare di variare i livelli di potenza del phon, magari evitando per quanto possibile quello massimo, in particolare passando ai livelli più bassi quando i capelli sono quasi asciutti;
  • evitare l’uso del phon in concorso con altri elettrodomestici ad alto assorbimento energetico (ad esempio la lavatrice, il forno a microonde o semplice, il ferro da stiro);
  • adottare asciugacapelli Eco, una tipologia di asciugacapelli in grado di limitare drasticamente i consumi che ormai fa parte a pieno titolo del catalogo proposto dai maggiori marchi.

Conclusioni

La potenza in un asciugacapelli è molto importante, in quanto da essa dipende la forza del getto d’aria che deve asciugare la chioma. Occorre però cercare di raggiungere il giusto compromesso tra questo valore, che si esprime in Watt, e i consumi energetici, che possono schizzare verso l’alto ove si utilizzi un phon alla sua massima potenza. Per cercare di comprimere i consumi si possono comunque anche adottare comportamenti virtuosi oppure avere l’accortezza di scegliere un phon ecologico, una categoria sempre più presente nei cataloghi proposti dai grandi marchi del settore.


Asciugacapelli e consumi: Quando watt non è watt
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